Programma alimentare genetico

La dieta genetica è un regime alimentare basato sull’analisi metabolica personalizzata tramite un semplice esame della saliva, grazie al quale è possibile sapere come il proprio corpo tratta i grassi, le proteine e i carboidrati.

Chi pensa di non essere portato per le diete, non avendo mai raggiunto i risultati sperati, forse deve semplicemente cambiare prospettiva. Spesso, infatti, sono le diete a non essere adatte. I regimi alimentari generici spesso si focalizzano esclusivamente sulle proprie abitudini, e non su dati effettivi che spieghino il funzionamento del metabolismo, che è diverso per ognuno. La dieta genetica può essere una valida soluzione, in quanto consiste in un programma cucito su misura e sulla base di un test del DNA che spiega minuziosamente in che modo il corpo utilizza i nutrienti ingeriti.
La Dott.ssa Alessandra Rasulo, dello Studio Pavesi a Genova in via Pisacane 9, può aiutare a rimettersi in forma proprio grazie a questo programma. Essendo una dieta che si adatta all’organismo del paziente, i risultati sono sostanzialmente garantiti, purché si sia realmente intenzionati a seguirla con attenzione.

Nutrigenetica: come può aiutarti a perdere peso?

La dieta genetica rientra nel campo della nutrigenetica, ossia la scienza nata dall’unione della nutrizione e della genetica che studia l’influenza di alcuni alimenti sui nostri geni. La nutrigenetica si fonda sul presupposto che ogni individuo ha una propria risposta agli alimenti: per capirne gli effetti, basta sottoporsi a un semplice test del DNA, o test genetico alimentare, così da poter raccogliere informazioni preziose sulla reazione ai nutrienti dei singoli individui. Questa disciplina, che deve sempre essere applicata da un professionista, permette dunque di individuare i nutrienti più adatti alla persona che desidera perdere peso in base al proprio metabolismo.

La nutrigenetica consente di:
  • capire il comportamento dell’organismo nell’assimilazione dei nutrienti
  • scoprire precocemente eventuali predisposizioni a patologie correlate al sovrappeso (obesità, diabete e ipertensione)
  • individuare eventuali intolleranze alimentari
Per tutti i pazienti sottoposti alla dieta genetica potrà anche essere impostato uno schema di attività fisica personalizzato, oltre a consigliare gli integratori nutraceutici di supporto o mirati a ripristinare carenze specifiche. È utile presentarsi alla prima visita per la dieta con esami ematochimici (del sangue) recenti, basali e specifici per eventuali patologie, prescritti dal medico di famiglia o dalla Dott.ssa Pavesi.

Test genetico alimentare
per un’indagine più approfondita grazie al DNA

È proprio grazie al test genetico alimentare che si può avere una conoscenza più approfondita di come il nostro organismo reagisce a determinati nutrienti. Il test viene eseguito prelevando un campione di cellule di sfaldamento della mucosa della guancia e delle gengive, tramite un semplice tampone, per poi inviarlo in laboratorio e analizzarlo nell’arco di 20 giorni lavorativi. L’esame prende in esame i geni fondamentali per individuare la nutrizione più consona alle esigenze della singola persona, al fine di ottenere e mantenere il peso forma ideale e prevenire patologie su base metabolica.

Con il test genetico alimentare vengono analizzati i seguenti geni:
  • FTO, associato all’indice di massa corporea ed alla tendenza al sovrappeso/obesità
  • SERT, che individua l’adattamento allo stress ambientale ed alimentare
  • ACE, che controlla la pressione del sangue, il calibro dei vasi ed il volume del sangue
  • APOC3/LPL, associati ai livelli di colesterolo buono (HDL), cattivo (LDL) e trigliceridi nel sangue
  • PPAR, importante per la sensibilità agli zuccheri poiché influenza i livelli di glucosio ed insulina nel sangue
  • TAS2R, correlato alla sensibilità al gusto amaro, quindi alla tendenza a scegliere cibi dolci

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